Contratti truffa, cosa fare?

Disservizi
Reclami Gas e Luce contratto-truffa-1 Contratti truffa, cosa fare?

Contratti truffa, cosa fare?

Condivi su:
Reclami Gas e Luce icon_Follow_en_US Contratti truffa, cosa fare?  0
Reclami Gas e Luce en_US Contratti truffa, cosa fare?  0
Reclami Gas e Luce en_US_Tweet Contratti truffa, cosa fare?  20
Reclami Gas e Luce en_US_save Contratti truffa, cosa fare?  20

In gergo vengono comunemente chiamati contratti truffa, normativamente parlando si definiscono contratti non richiesti. Ogni giorno sono in aumento i casi di vendita scorretta che spesso portano anche all’attivazione di contratti non richiesti dal titolare dell’utenza. Vediamo insieme come affrontarli.

Secondo le indagini effettuate dall’ARERA nell’ultimo triennio sono stati più di 11.000 i reclami per contratti non richiesti. Altre analisi del settore, invece, rilevano che potrebbero essere 4 milioni gli italiani coinvolti nelle truffe energetiche.

Una pratica sempre più diffusa i cui clienti finali si ritrovano con la sottoscrizione di contratti non firmati da loro e, spesso, non sanno minimamente come gestire la situazione, commettendo diversi errori.

E’ bene sapere che questa tipologia di attivazione non richieste può essere contestata e, se gestita in modo ottimale, può portare notevoli vantaggi per il consumatore coinvolto.

Per contratti truffa, o contratti non richiesti, si intende quel contratto che è stato attivato attraverso una pratica commerciale scorretta, quindi non rispettando le procedure previste dal codice di condotta commerciale o addirittura attraverso la falsificazione di documenti e firme.

Attivazione di contratti non richiesti

Innanzitutto è bene ricordare che in caso di contratti stipulati a distanza o fuori dai locali commerciali, i fornitori, prima di presentare la richiesta di switching al distributore, devono sempre:

  • inviare al cliente una lettera di conferma che risponda ai requisiti stabiliti dal provvedimento;
  • o in alternativa contattare telefonicamente il cliente (chiamata di conferma/welcom call) per registrare la conferma della sua volontà contrattuale.

Quindi già in presenza di questi obblighi da parte dei fornitori è possibile venire a conoscenza dell’attivazione del contratto truffa e cercare di scongiurare l’attivazione dello stesso, attraverso il diritto di ripensamento, se è possibile, o attraverso un tempestivo reclamo.

Tuttavia capita spesso che questi due obblighi non vengono rispettati, motivo per cui il cliente finale si accorge solamente dopo l’attivazione di aver cambiato fornitore consapevolmente.

In alcuni casi, ben più peggiori, il cliente si ritrova anche con la luce o il gas staccato, senza sapere chi minimamente sia il proprio gestore.

Contratti truffa, cosa fare?

Probabilmente la prima cosa che si pensa di fare una volta scoperto di avere attivo un fornitore non richiesto è quello di non pagare nulla e passare immediatamente al fornitore precedente, lasciando cosi tutto alle spalle.

Tuttavia ponderando bene questa decisione non è per nulla buona, in quanto:

  • se non paghi, e allo stesso tempo non le contesti, il fornitore potrà incorrere nelle azioni di recupero del credito, cosi come nel CMOR.
  • la sottoscrizione di un nuovo contratto con il tuo precedente fornitore, potrebbe farti perdere delle condizioni di vantaggio derivanti dal nuovo contratto.

Per proteggere te stesso da contratti non richiesti e per evitare le spiacevoli conseguenze economiche, esiste una procedura chiara e definita che consente di ottenere l’annullamento del contratto indesiderato e di ripristinare le condizioni del contratto precedente.

Quindi, quando scopri che è stato attivato un contratto non richiesto, la tua azione immediata dovrebbe essere inviare un reclamo al venditore non richiesto, contestando l’attivazione del contratto e richiedendone il suo immediato annullamento.

In questo processo l’unico aspetto negativo è il tempo.

Difatti la legge prevede che il fornitore ha tempo massimo 30 giorni per fornirti un riscontro al reclamo. tempistica che si allunga a 40 giorni, in caso di mancata risposta e nel caso in cui desideri avviare una fase di conciliazione successiva.

Inoltre, è importante essere consapevoli che una volta inviato il reclamo, il venditore non ha il diritto di sospendere la fornitura per morosità fino a quando la controversia non sarà definita. Questo garantisce una maggiore tranquillità durante il processo di risoluzione del contratto non richiesto.

Se la richiesta viene accolta il fornitore dovrà annullare tutte le bollette emesse nel periodo di fornitura non richiesta, in virtù del codice del consumo, e se aderisce alla procedura di ripristino ripristinare il precedente fornitore. In alternativa potrà risolvere il contratto, con contestuale attivazione dei servizi di ultima istanza (in questo caso continuerai ad avere l’erogazione del servizio).

E’ opportuno anche che tu sappia che, purtroppo, ci sono fornitori che nonostante il reclamo e il divieto di sospensione in presenza di esso, procedono comunque alla diminuzione della potenza e/o sospensione della fornitura.

E se la richiesta non viene accolta?

Se il venditore non accoglie il reclamo, o non risponde entro i 40 giorni di cui sopra, hai la possibilità di avviare il tentativo obbligatorio di conciliazione.

Questo tentativo è obbligatorio prima di rivolgersi alla giustizia ordinaria e ti permetterà di avere un confronto diretto con un referente del fornitore per poter fornire ulteriori elementi in merito alla tua contestazione sollevata. 

Come avrai capito intraprendere un azione giudiziale ti porterà via ulteriore tempo e risorse economiche, per questo è fondamentale gestire al meglio le prime due fasi della contestazione (reclamo e conciliazione), in modo da cercare di risolvere il problema in meno tempo.

Contesta con noi il contratto non richiesto

Come avrai visto il la gestione di un contratto non richiesto può essere più o meno semplice, in base alla strada che si decide di intraprendere. 

Se ti trovi alle prese con un contratto non richiesto valuta se affidare il tuo caso a professionisti del settore. 

Devi sapere infatti che, nonostante tu possa avere ragione, fornitori e distributori approffittano della poca conoscenza in ambito tecnico-legale dei consumatori. Motivo per cui, è brutto a dirlo, se contattati da professionisti del settore cambiano completamente atteggiamento.

Azzera la burocrazia e massimizza i risultati!

Se hai subito l’attivazione di un contratto non richiesto contattaci subito: valuteremo il tuo caso e ti assisteremo per farti ottenere l’annullamento dello stesso e il rimborso di eventuali bollette già pagate.

Siamo un team di professionisti con oltre 10 anni di esperienza. Negli ultimi 4 anni abbiamo recupero oltre 600.000 mila euro per i nostri clienti in merito alle controversie energetiche.

Condivi su:
Reclami Gas e Luce icon_Follow_en_US Contratti truffa, cosa fare?  0
Reclami Gas e Luce en_US Contratti truffa, cosa fare?  0
Reclami Gas e Luce en_US_Tweet Contratti truffa, cosa fare?  20
Reclami Gas e Luce en_US_save Contratti truffa, cosa fare?  20
Tags :

Convidivi su

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *