Le recenti novità del mercato energetico hanno messo in luce l’importanza delle tutele per i consumatori più fragili. In Italia, la normativa ha introdotto delle tariffe agevolate per i cosiddetti “clienti vulnerabili”, ovvero coloro che si trovano in condizioni economiche svantaggiate, hanno disabilità o superano una certa soglia d’età. Ma cosa succede se queste tariffe non vengono applicate correttamente?
Abbiamo deciso di realizzare una guida su chi sono i clienti vulnerabili, come funziona il mercato libero per loro, cosa fare se la tariffa vulnerabili non viene applicata e, soprattutto, come chiedere il rimborso.
Chi sono i clienti vulnerabili
I clienti vulnerabili sono identificati da specifiche condizioni socio-economiche e sanitarie che ne giustificano la protezione tariffaria. Essi comprendono:
- individui o famiglie che si trovano in situazioni economicamente svantaggiate, i percettori di bonus sociali
- soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge 104/92
- persone con età superiore ai 75 anni
- utenti che vivono in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi.
Rientrano in questa categoria anche coloro che necessitano di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica.
La vulnerabilità energetica è riconosciuta ufficialmente dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), che ha stabilito delle tariffe calmierate per garantire a questi utenti un accesso sostenibile alle forniture di gas ed elettricità. Essere identificati come clienti vulnerabili comporta accedere a tariffe che riflettono il costo effettivo di approvvigionamento nel mercato all’ingrosso e i costi efficienti del servizio di commercializzazione, così come definiti ed aggiornati da ARERA.
Clienti vulnerabili e mercato libero
A seguito del termine del mercato tutelato (avvenuto il 1 luglio 2024) per l’energia elettrica, molti clienti vulnerabili si trovano a dover affrontare il passaggio al mercato libero. Tuttavia, per questi consumatori, esistono specifiche salvaguardie. ARERA ha predisposto che i clienti vulnerabili possano continuare a beneficiare delle tariffe agevolate anche nel mercato libero, a condizione che dichiarino la loro condizione di vulnerabilità.
La transizione al mercato libero implica che i clienti possano scegliere il fornitore e le offerte che meglio si adattano alle loro esigenze. Nonostante questa libertà di scelta, i clienti vulnerabili che optano per il mercato libero possono richiedere al loro fornitore di applicare le condizioni previste per il servizio di tutela della vulnerabilità.
Se un cliente si trova nel mercato libero e ritiene di avere diritto alle condizioni di tutela della vulnerabilità, deve compilare e inviare un modulo di autodichiarazione al proprio fornitore, disponibile sul sito di ARERA e presso i fornitori di energia.
Cosa fare se non viene applicata la tariffa vulnerabili
Nonostante il corretto invio della richiesta, potrebbero esserci errori nel calcolo delle tariffe relative ai propri consumi. Un cliente vulnerabile, infatti, potrebbe notare in bolletta una cifra più alta, che non comprende le agevolazioni. Cosa fare in questi casi?
Il primo passo consiste nel verificare i dettagli della bolletta per comprendere se effettivamente si tratta di un errore o di una mancata applicazione delle condizioni di tutela. Una volta accertato l’errore, il cliente deve contattare immediatamente il proprio fornitore di energia, specificando chiaramente la situazione e allegando eventuali documenti che attestino la condizione di vulnerabilità e richiedendo la retroattività della tariffa.
Nel caso in cui il fornitore non risponda o non risolva il problema in tempi ragionevoli, il cliente ha il diritto di presentare un reclamo formale.
Se con il reclamo non viene risolto il problema è possibile procedere con la conciliazione, anche attraverso il supporto di esperti del settore.
In Reclami Gas e Luce abbiamo la possibilità di aiutarti in modo rapido e professionale tutta la procedura per richiedere il ritorno al mercato tutelato e ottenere il rimborso dovuto.
Come chiedere il rimborso
Richiedere il rimborso delle somme pagate in eccesso per mancata applicazione della tariffa vulnerabili è un diritto di tutti i clienti vulnerabili che hanno ricevuto bollette troppo alte. Il primo passo è inoltrare una richiesta di rimborso al proprio fornitore di energia, spiegando dettagliatamente la situazione e fornendo tutta la documentazione necessaria a dimostrare la propria condizione di vulnerabilità e l’errore nella fatturazione.
Nel caso in cui il fornitore non risponda entro 30 giorni o rifiuti la richiesta senza giustificazioni valide.
Contatta Reclami Gas e Luce
Se sei un cliente vulnerabile e stai affrontando problemi con la mancata applicazione delle tariffe a te riservate, non esitare a contattare Reclami Gas e Luce. Possiamo aiutarti a risolvere qualsiasi disservizio con le tue utenze e assicurarti di ricevere il giusto trattamento.
Per iniziare, puoi chiedere maggiori informazioni tramite il modulo di contatto che trovi qui sotto e verrai ricontattato dai nostri specialisti per valutare insieme il tuo caso.