Sei fornitori luce e gas multati per aver adottato pratiche commerciali ingannevoli e/o aggressive , effettuando modifiche unilaterali ai prezzi di energia elettrica e del gas, in contrasto con le restrizioni vigenti.
Sei tra i consumatori i quali nell’ultima anno si è ritrovato con un aumento esponenziale nelle proprie bollette? I provvedimenti appena conclusi da parte dell’Autorità potrebbero riservati belle notizie.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha inflitto sanzioni per oltre 15 milioni di euro alle seguenti società di vendita: Enel Energia, Eni Plenitude, Acea Energia, Iberdrola Clienti Italia, Dolomiti Energia ed Edison Energia.
Tali sanzioni vengono al termine dei provvedimenti avviati lo scorso anno per il quale, secondo l’Autorità, queste sei società hanno adottato strategie commerciali ingannevoli e/o aggressive, in materia di modifiche unilaterali dei contratti luce e gas violando pesantemente gli articoli 20, 21, 22, 24, 25 del Codice del consumo.
Ma procediamo con ordine.
Art. 3 Decreto Aiuti bis
Ricorderai sicuramente che nell’Agosto del 2022 venne introdotto il cosiddetto Decreto Aiuti bis (D.L. 115/2022), con il quale sospendeva le modifiche unilaterali dei contratti fino al 30 aprile 2023,. Rientravano nel blocco anche tutte le proposte di modifica inviate e non concretizzate al 10 Agosto 2022, entrate in vigore del Decreto.
Tale termine poi fu prorogato dal Decreto Milleproroghe fino al 30/06/2023.
Dai provvedimenti dell’Autorità è emerso che, nonostante questo blocco, le sei società sanzionate abbiano messo in atto pratiche commerciali scorrette e ingannevoli nei confronti dei consumatori.
Vediamo da vicino i singoli provvedimenti.
Edison Energia 5000€ di multa

Edison Energia, una delle aziende energetiche coinvolte in questa vicenda, ha mandato comunicazioni ai suoi clienti a partire da maggio 2022, annunciando cambiamenti unilaterali nelle tariffe dell’energia elettrica e del gas.
Dopo l’entrata in vigore del Decreto Aiuti Bis, in risposta alle numerose lamentele ricevute, Edison ha dato varie spiegazioni: dall’attesa di “delucidazioni dai reparti competenti” a revoche delle modifiche unilaterali precedentemente comunicate.
In altri ancora l’azienda ha dichiarato che il decreto è applicabile solo ai contratti rinnovati da settembre 2022 in poi, riservandosi di ricalcolare le bollette in caso di retroattività del Decreto.
Il provvedimento ha inoltre rivelato che i consumatori che hanno cercato spiegazioni tramite chat o chiamate telefoniche sono stati anche informati che i rinnovi contrattuali erano stati congelati fino ad aprile 2023, ma in alcuni casi, Edison avrebbe applicato le nuove condizioni contrattuali informando gli utenti solo dopo eventuali segnalazioni che la modificare era lecita e non rientrava nei casi previsti dal blocco ministeriale.
L’Autorità ha stimato che tra 300.000 e 400.000 consumatori potrebbero essere coinvolti in modifiche unilaterali da parte di Edison Energia.
Se pensi di essere tra i consumatori colpiti da queste pratiche discutibili da parte di Edison Energia, prendi posizione per i tuoi diritti e richiedi il tuo rimborso!
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Visto e considerato l’evidente condotta illecita da parte di Edison Energia, offriremo la consulenza in modo gratuito.
Iberdrola multa da 25.000€

La pratica consisteva nell’informare i clienti della risoluzione contrattuale con un preavviso di circa 2 mesi, proponendo in alternative la firma di un nuovo contratto a condizioni nettamente svantaggiose.
Iberdrola si è giustificata citando un’eccessiva onerosità secondo l’articolo 1467 del codice civile, senza tuttavia aspettare una pronuncia giudiziale, che invece è l’unico modo per sciogliere legalmente il vincolo contrattuale.
Ricordiamo che il recesso previsto dai fornitori è di 6 mesi a partire dal mese successivo alla ricezione della comunicazione al cliente finale. Tale comunicazione deve avvenire tramite raccomandata a/r o posta elettronica certificata.
Secondo le stime, Iberdrola ha inviato tra le 20.000 e le 80.000 lettere di risoluzione contrattuale per eccessiva onerosità sopravvenuta tra maggio e settembre 2022. Tuttavia, solamente tra 1.000 e 5.000 clienti hanno accettato di sottoscrivere un nuovo contratto e modificare le condizioni economiche.
Se pensi di essere tra i consumatori colpiti da questa pratica commerciale scorretta da parte di Iberdrola, prendi posizione per i tuoi diritti e richiedi il tuo rimborso!
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Dolimiti e ACEA Energia sanzione complessiva di 610 mila euro

Dolomiti e ACEA Energia sono altre due delle società coinvolte nei provvedimenti sanzionatori dell’AGCM.
Nello specifico la pratica commerciale scorretta contestata alla società riguarda l’invio di comunicazioni ai propri clienti a partire da maggio 2022, annunciando unilateralmente modifiche alle tariffe dell’energia elettrica e del gas, tutto questo mentre era in vigore il Decreto Aiuti bis.
In seguito ai reclami dei clienti, il fornitore ha sostenuto che l’invio della comunicazione era completato al momento della semplice spedizione o ricezione dell’avviso, ignorando il termine di perfezionamento dei 90 giorni.
Tutto ciò è stato ritenuto un chiaro tentativo di eludere il Decreto Aiuti bis, il quale stabiliva chiaramente l’inefficacia di qualsiasi avviso o modifica delle condizioni economiche comunicate dai fornitori, a meno che non fosse prevista una decorrenza antecedente al 10 agosto 2022, data di entrata in vigore del Decreto Aiuti bis.
Al lordo delle azioni correttive adottate dai fornitori, le pratiche contestate in merito alle modifiche unilaterali sembrano coinvolgere un numero di utenti, tra luce e gas, tra 450.000 e 600.000.Se pensi di essere tra i consumatori colpiti da questa pratica commerciale scorretta da parte di Dolomiti e ACEA Energia, prendi posizione per i tuoi diritti e richiedi il tuo rimborso!
Visto e considerato l’evidente condotta illecita da parte di Dolomiti e ACEA Energia, offriremo la consulenza in modo gratuito.
ENI Plenitude 5 milioni di sanzione

Il colosso energetico Eni è stato oggetto di contestazioni per la sua condotta controversa nell’invio di comunicazioni ai clienti a partire da maggio 2022, annunciando unilateralmente modifiche alle tariffe dell’energia elettrica e del gas, in barba all’articolo 3 del D.L. 9 agosto 2022.
Le lettere sono state inviate ai consumatori domestici e alle micro-imprese titolari di contratti di fornitura di energia elettrica e gas nel mercato libero.
In particolare, le tariffe a prezzo fisso erano state prorogate automaticamente anche dopo anni dalla scadenza dell’offerta economica, senza alcuna comunicazione di rinnovo o modifica da parte del fornitore.
ENI prevedeva nei suoi contratti una clausola che consentiva la proroga delle condizioni economiche in assenza di una comunicazione di rinnovo o modifica da parte del fornitore, rimettendo così, esclusivamente alla sua facoltà, di modificare le tariffe prorogate, ma in particolar modo di stabilire il nuovo periodo di validità di tali condizioni, con l’unico obbligo di preavvisare il consumatore sempre con 90 giorni di anticipo.
Su questo cavillo contrattuale si è espressa anche l’Autorità ARERA, la quale ha evidenziato che a tutti gli effetti, in assenza di una scadenza della proroga delle tariffe, successivamente al primo periodo di applicabilità, ENI stava modificando unilateralmente le condizioni economiche del contratto, in contrasto con le disposizioni del blocco delle misure straordinarie dell’articolo 3 del D.L. n. 115/2022.
Il provvedimento ha rivelato che i consumatori coinvolti in questa pratica scorretta nel periodo dal 1° maggio al 31 dicembre 2022 ammontano tra i 2 milioni e i 2 milioni e mezzo.
Se pensi di essere tra i consumatori colpiti da questa pratica commerciale scorretta da parte di ENI Plenitude Società Benefit, prendi posizione per i tuoi diritti e richiedi il tuo rimborso!
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Enel Energia maxi multa da 10 milioni di euro

L’altro colosso del mercato energetico, Enel Energia, è stato oggetto dei provvedimenti da parte dell’AGCM per aver due motivi:
- l’invio di comunicazioni, a partire dal maggio 2022, riguardanti nuove condizioni economiche per i contratti di fornitura.
- l’invio di comunicazioni successive al 10 agosto 2022, nel quale comunicava l’aggiornamento delle condizioni economiche a seguito della scadenza delle offerte.
In entrambi casi comunicava significativi aumenti dei costi (anche del 400%), omettendo la data di scadenza delle condizioni economiche.
In alcuni casi, queste offerte erano state sottoscritte molti anni prima e i termini erano già scaduti da tempo, ma le condizioni economiche erano state tacitamente prorogate nel tempo.
Queste pratiche commerciali scorrette, simili a quelle di ENI, hanno coinvolto un numero molto più ampio di consumatori, stimato tra 5 e 6 milioni.
Per questo motivo è stata inflitta una multa di 10 milioni di euro, la più alta applicata da quando è stato modificato il Codice del Consumo.
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